Alla South Italy Fashion Week, giunta alla sua ottava edizione, hanno sfilato i designer internazionali Mario Dice e Saverio Palatella.
Si è conclusa il 25 maggio a Cosenza l’ottava edizione della South Italy Fashion Week. Organizzata dalla Moema Academy sotto la direzione di Giada Falcone, il fashion show è andato in scena al Teatro Rendano ed ha portato l’Alta Moda nel cuore della Calabria.
Quest’anno hanno sfilato in passerella le creazioni degli stilisti dell’Accademia e quelle di due designer del panorama moda internazionale: Mario Dice e Saverio Palatella.
Raffinato ed elegante, lo stilista campano è un designer la cui carriera è costellata di esperienze formative che lo hanno arricchito umanamente e professionalmente. A New York, Mario Dice ha lavorato per Calvin Klein. In Italia, ha avuto l’occasione di affiancare le Sorelle Fontana nel loro atelier. Tante sono le collaborazioni che Mario ha ottenuto con le più prestigiose case di moda italiane come Gattinoni, Trussardi, Krizia, David Koma e Philosophy. Nel 2007, poi, ha fondato la sua maison.
Le sue creazioni sono casual e raffinate, sobrie e divertenti, eleganti e dinamiche, classiche e contemporanee. Una delle sue particolarità è l’utilizzo della pelle e dei ricami effetto tattoo. Nel 2023 Mario Dice ha realizzato i costumi per la “Tosca” di Giacomo Puccini, diretta da Alfredo Signorini. A marzo di quest’anno poi ha disegnato i costumi per gli interpreti e per il coro dell’opera lirica “Medea”, diretta da Marco Gandini e andata in scena sul palco dell’Opera di Sofia. All’eroina della tragedia omonima di Euripide è ispirata anche la collezione Primavera Estate 2024 di Mario Dice, presentata alla Milano Fashion Week.
Nato a Torino e cresciuto a Rapallo Saverio Palatella è un pioniere del Made in Italy ed uno dei più apprezzati designer di maglieria. Attraverso gli intrecci opulenti dei suoi capi, arricchiti di passamaneria e inserti in metallo, racconta la sua creatività e il suo desiderio di ricerca ed è diventato famoso nel mondo.
La sua carriera nella moda è iniziata nei primi anni ’80, quando ha frequentato la scuola internazionale di Fashion Design Ecole Berçot, a Parigi e già alla fine di quel decennio la stampa parigina lo ha premiato, nominandolo tra i 10 stilisti più importanti d’Europa. South Italy Fashion Week è per Saverio Palatella un ritorno, una nuova occasione per portare sulla passerella capi in maglia, un viaggio dalla seconda pelle all’oversize.
Nel parterre, i vertici regionali e nazionali di Confartigianato Imprese, partner della South Italy Fashion Week quest’anno inserita nel cartellone nazionale dell’Organizzazione. Presente in prima fila il presidente nazionale di Confartigianato Moda, Moreno Vignolini.
Nel corso della kermesse sono stati consegnati due premi. Il primo è andato a Salvatore Ascioti, presidente di Confartigianato Reggio Calabria, a capo di una storica impresa artigiana che ha sede a Locri. Moema Academy ha voluto premiare Ascioti “per il suo impegno nell’artigianato calabrese e per la valorizzazione di sapienza e abilità manuali che si tramandano da generazioni”.
Ad aprire la serata sono state le immagini del cortometraggio “Ri-evoluzione” realizzato dalle allieve dell’Accademia, vincitore del concorso nazionale indetto da Confartigianato. Un lavoro premiato per il suo importante messaggio sull’autodeterminazione delle giovani donne. E quest’anno, sul solco dei temi affrontati nel cortometraggio, Moema Academy ha voluto assegnare un riconoscimento anche ad Antonella Veltri, presidente nazionale della Rete D.i.RE, donne in rete contro la violenza.
A lei è stato conferiti un premio in rappresentanza di tutte le operatrici dei centri antiviolenza “impegnate a dare ascolto, sostegno e tutela alle donne che scappano da situazioni di pericolo a causa di uomini violenti e a promuovere tra le giovani generazioni una cultura del rispetto e della parità di genere”.
Moema Academy, insieme al premio, ha voluto offrire una borsa di formazione che darà l’opportunità ad una delle donne che si rivolge al centro antiviolenza Roberta Lanzino di formarsi all’interno dell’accademia che è ente accreditato alla Regione Calabria per la formazione continua e superiore, punto di riferimento nei settori Fashion, Make-up e discipline artistiche. Il terzo premio previsto nell’edizione 2024 era stato consegnato nella giornata di venerdì al regista calabrese Giacomo Triglia per “aver contribuito con il suo talento, a valorizzare la Calabria e le sue peculiari bellezze”.
Come ha raccontato Giada Falcone, l’ottava edizione della South Italy Fashion Week è stata molto più di una serie di sfilate. La kermesse ha dato vita ad un vero e proprio contenitore di idee e incontri ma anche di impegni da prendere per il futuro, che ha permesso di esplorare il potere della moda attraverso diverse prospettive.
È stato pensato così il ricco calendario che ha scandito la settimana appena trascorsa e che ha visto avvicendarsi nel “salottino” allestito all’interno dell’Accademia di Cosenza rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e artisti provenienti dal mondo del cinema, dell’artigianato, dell’urban-design. Ogni giorno uno spunto diverso per raccontare alla platea il grande potere della moda e tutti i suoi volti. Soprattutto, per raccontare quanta forza può avere il singolo quando incontra l’altro nella volontà di fare rete.
Gli artigiani calabresi hanno portato nel salottino di Moema appassionanti testimonianze di amore verso il lavoro e questa terra dove si può e deve investire. Lo scrittore Carmine Abate ha trascinato il pubblico nel mondo degli Arbëreshe, ossia della comunità albanese in Italia, attraverso le sue pagine e la sua vita. Il talk sulla tessitura ha raccontato di antichi telai e intelligenza artificiale al servizio dell’artigianato.
Con l’urban-design gli abiti dei grandi nomi del Fashion System si sono fatti testimonianza di contaminazione, con registi e produttori del comparto cineaudiovisivo le scene dei film cult hanno fatto sfilare davanti agli occhi della platea gli abiti più iconici della storia. E poi i laboratori che hanno dato la possibilità a studenti e studentesse di cimentarsi, ad esempio, nella creazione di un accessorio moda o di un profumo.
Il salottino, ad un certo punto, non bastava più: il pubblico ha riempito l’Accademia fino alla porta d’ingresso. Posti in piedi per essere tutti parte della South Italy Fashion Week, che tornerà l’anno prossimo con la sua nona edizione.
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