Viaggiare in una di queste destinazioni può essere davvero pericoloso: si può rischiare di bruciare vivi, ma difficilmente se ne parla
Viaggiare per dovere o per piacere. In qualunque circostanza affrontare uno spostamento, soprattutto se questo significa raggiungere altre zone del mondo, non è mai un’azione da prendere alla leggera. Già nel momento in cui si pianifica un viaggio, che sia di vacanza oppure no, la prima regola essenziale è informarsi bene sulla propria destinazione. Con ciò non si intende soltanto sapere dove si trova e come raggiungerla.
Sono molti i fattori che possono intervenire nella buona riuscita di un soggiorno, come quello culturale o quello economico. Da non trascurare assolutamente anche quello climatico. Per qualcuno l’inverno è la stagione ideale. Questo significa che il suo corpo mal tollererà l’esposizione ad un ambiente molto più caldo. Eppure le alte temperature sono più facili da trovare di quanto si pensi.
Esistono degli angoli del pianeta che sono in grado di toccare delle cifre da record, aggiudicandosi il titolo di più calde in assoluto. Sicuramente per chi è abituato a diverse tipologie di clima, ritrovarsi in una di queste potrebbe essere davvero traumatico. Questi luoghi sembrano usciti dall’inferno.
Prendere un ventaglio per smuovere l’aria attorno al viso, sicuramente in questi posti non basterà. Se in Italia è sufficiente raggiungere poco meno di 30 gradi per prendere il telecomando del condizionatore e cercare sollievo nella frescura, in altre località sparse per il mondo la vita è messa seriamente alla prova. In alcune di esse infatti, per l’uomo e per la vegetazione è impossibile sopravvivere, come nel caso deserto del Lut in Iran, dove le temperature possono toccare i 70 gradi.
Tendenzialmente sono proprio questi, i deserti, a presentare una condizione climatica di caldo eccezionale. Ma che dire invece, della Cina? A Turpan il termometro raggiunge anche più di 66 gradi. A Kebili in Tunisia, si aggira sui 55 gradi, mentre a Tirat Tsvi, in Israele e a Timbuctu, Mali, arriva a quasi 54 gradi. Il Sudan non è da meno, con i 52,8 gradi di Wadi Halfa, mentre in Libia, ad El Azizia, i gradi sono 58.
Uno dei luoghi più famosi per il suo calore infine, è la Death Valley in California, USA. Conosciuto per essere la zona più arida dell’America del Nord, ha raggiunto in alcuni casi i 57 gradi. Nonostante il clima proibitivo però, i turisti non si lasciano scoraggiare, anzi è molto frequente vedere foto di chi decide di immortalarsi insieme ad un termometro digitale gigante.
A differenza di luoghi più remoti in cui è difficile stabilire una temperatura precisa, la Death Valley, come spiegato dal ricercatore Swain dell’Università della California, è l’unico in cui questi dati sono ufficiali e misurati rigorosamente secondo determinati parametri. Ecco perché, in fin dei conti, è lei a detenere il vero record.
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