Emerge una seria minaccia proveniente dall’acqua: i nuovi studi portano a galla la scoperta sulle sostanze al suo interno, pericolo salute
Dovrebbe essere uno degli elementi più naturali messi a disposizione dalla Terra, eppure negli ultimi anni continua a destare enorme preoccupazione. L’acqua è un bene primario per la sopravvivenza dell’uomo, ma non sempre il suo utilizzo può essere preso alla leggera. Non soltanto quando si tratta dell’acqua minerale in bottiglia, continuamente sottoposta a test e analisi che ne possano garantire la qualità.
L’acqua potabile, che dovrebbe in teoria rappresentare una risorsa naturale primaria destinata al consumo da parte dell’uomo, non è esente da pericoli. Ma cos’è nello specifico l’acqua potabile? Si tratta di quell’acqua che subisce un processo di “potabilizzazione”, nel concreto mirato a migliorare le sue proprietà igieniche, talvolta mediante l’aggiunta di disinfettanti, e purificarla al fine di renderla idonea per l’uso alimentare.
Un obiettivo che, a quanto pare, viene ormai difficilmente raggiunto e che non è più una garanzia di tranquillità quando si va effettivamente a sorseggiare un bicchiere. Un nuovo preoccupante è stato lanciato dall’Australia, dove una scoperta sul contenuto dell’acqua ha acceso nuovamente i riflettori su questa importante minaccia per la salute. Anche l’Italia non è da meno.
Sostanze cancerogene nell’acqua potabile: le analisi rivelano il pericolo
Aprire l’acqua del rubinetto e riempire un bicchiere per dissetarsi, un’azione semplice che molti compiono quotidianamente. Perlomeno un tempo questa era un’abitudine, mentre oggi le analisi dettagliate aggiornano continuamente i cittadini sulle possibili contaminazioni dell’acqua potabile. Gli Stati Uniti erano stati i primi, diverso tempo fa, ad allarmare sui contenuti chimici, ma l’Australia sta diffondendo nuove notizie in merito.
Il continente ha evidenziato la presenza di altissimi livelli di elementi come acido perfluoroottanico e perfluorottano solfonato, entrambi ritenuti potenzialmente cancerogeni. I PFAS, questo il nome della categoria di sostanze, arrivano a contaminare le acque principalmente tramite pesticidi o schiume e rappresentano un pericolo serio per la salute umana se si accumulano negli organi. Nonostante siano presenti anche in altri elementi di uso quotidiano, come i prodotti cosmetici o i materiali utilizzati per le pentole, questi possono arrivare a provocare nel lungo tempo anche il cancro.
Ma le minacce che provengono dall’acqua non rimangono circoscritte ai Paesi d’oltreoceano. Anche l’Italia, in particolare il Piemonte, ha fatto parlare per lo stesso tipo di inquinamento. Era stata Greenpeace a lanciare l’allarme sulla possibilità che ben 125 mila persone possano aver ingerito acqua contaminata da PFOA, proveniente dai rubinetti di circa 70 paesi della provincia di Torino.
Un fenomeno che non è nuovo, considerando che già diversi paesi nella provincia di Alessandria avevano manifestato in precedenza lo stesso tipo di dati sconcertanti. Il consumo diretto di acqua potabile dunque, resta pur sempre molto rischioso. Perfino utilizzare le caraffe filtranti a carbone attivo potrebbe non essere sufficiente in alcuni casi, quando cioè si ha a che fare con sostanze chimiche dannose per l’organismo umano.