Pensione anticipata per questa categoria, non è più un sogno: ecco cosa devi fare, i dettagli e le curiosità
Il sogno della pensione per moltissimi lettori risulta essere sempre molto lontano, per via delle leggi che cambiano, dei temi che al Governo tendono a restare inascoltati per molti mesi. La pensione, invece, di anno in anno e di mese in mese subisce un notevole cambiamento in tutti i sensi anche se non si è mai sicuro di una sola cosa: dell’anno in cui effettivamente gli italiani andranno in pensione. Questa categoria di persone, però, può cominciare a respirare in maniera decisa perché la svolta è quasi arrivata: scopriamo cosa sta per cambiare.
La pensione, come anticipato, è uno dei temi fondamentali del nostro ordinamento. Purtroppo non tutti gli italiani hanno la possibilità di andare in pensione nello stesso anno e con gli stessi requisiti, perché ogni individuo è diverso da un altro così come lo sono gli anni di lavoro (si intende l’inizio e la fine).
Ci sono, ad esempio, delle opzioni che riguardano una certa categoria di lavoratori e che fanno si che quest’ultimi possano andare in pensione molto prima del previsto. Quello che possiamo dirvi, però, è che queste particolari condizioni di agevolazioni vengono previste solo per determinati tipi di categorie come coloro che fanno parte di lavori particolarmente gravosi o per mansioni, ambienti lavorativi e orario di lavoro usuranti.
Pensione anticipata, se fai parte di questa categoria è arrivato il tuo turno
Dal momento in cui ogni lavoro è diverso da un altro, così come i loro trattamenti, ci sono dei lavori che possono essere oltre che rischiosi per la salute, usuranti per l’ambiente e l’orario annesso. Secondo il Dlgs n. 67 del 2011 a descrivere i cosiddetti lavori usuranti ci pensa l’articolo 1.
Questo viene descritto in maniera piuttosto precisa:
- lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti ossia:
- lavori in galleria, cava o miniera;
- lavori ad alte temperature;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- attività per l’asportazione dell’amianto;
- attività di lavorazione del vetro cavo;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori espletati in spazi ristretti.
2. lavoratori notturni:
- lavoratori che prestano attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un minimo di 64 giorni lavorativi l’anno;
- lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nel periodo notturno ma per l’intero anno lavorativo;
3. Lavoratori addetti alla linea di catena
4. Conducenti di veicoli con capienza complessiva non inferiore a 9 p.
Queste categorie vanno in pensione con la cosiddetta Quota 91 che consente di andare in pensione con soli 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età.