Bresaola, tutto quello che non sai ti sconvolgerà l’esistenza e farai a meno di consumarla: il motivo è solo questo
Uno dei prodotti che spesso viene consumato da molti lettori che ci tengono particolarmente alla propria forma fisica e alla propria salute, è proprio la bresaola. Questo alimento è ricco di proteine e di alcuni fonti adatte al miglioramento della nostra salute. Ma come fare a sapere se questo prodotto è davvero certificato IGP come ci dicono sulla scatola? In questo articolo scopriremo dettagli importanti che vi faranno cambiare idea su questo prodotto.
La bresaola è solitamente un’eccellenza gastronomica conosciuta non solo in Italia ma apprezzata in tutto il mondo anche se, in pochissimi sanno che questo prodotto non è del tutto italiano. Dietro un suo ingrediente possiamo arrivare fino al Sud America. Proprio li si coltiva la carne allevate nelle grandi praterie, in particolare in Brasile.
L’incrocio fa si che si vene a creare una carne particolarmente magre e adatte alla produzione della bresaola. In molti penseranno che c sta davvero un inganno alimentare visto il 100% prodotto in Italia sulla confezione. Insomma, cari lettori è davvero così dovremmo sapere altro? La risposta vi stupirà e ve la sveleremo nel corso del nostro prossimo paragrafo.
Molti dei nostri lettori dopo questa informazione che vi abbiamo fornito nel precedente paragrafo pensano di essere stati ingannati dalla confezione ma in realtà non è affatto così anzi tutto il contrario. Perché quindi si sceglie una carne estera per la Bresaola della Valtellina IGP? Il ricorso a questa strategia è dettato sia ad un esigenza di quantità che di qualità.
Nel dettaglio, il Consorzio di tutela ci tiene a precisare: “Non è una scelta dovuta a ragioni economiche, anche perché la carne utilizzata per la produzione della Bresaola della Valtellina IGP ha, in genere, un costo decisamente più elevato rispetto al costo di altri tagli bovini, proprio per le sue intrinseche caratteristiche compositive ed organolettiche, che dipendono dalle metodologie di allevamento, dall’alimentazione dell’animale e dalle condizioni ambientali in cui è stato allevato”.
Anche se, a questo bisognerebbe aggiungere anche un’altra precisazione: “La materia prima utilizzata per la produzione di Bresaola della Valtellina IGP viene sistematicamente sottoposta ad accurati controlli ed esami di laboratorio e deve essere accompagnata da certificazioni che comprovano l’origine, la tracciabilità e la sicurezza igienico-sanitaria della carne”.
In conclusione, il consumatore medio non è affatto a conoscenza di mangiare carne che arriva dall’estero.
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