L’aloe vera è una pianta dalle molteplici virtù, apprezzata non solo per le sue qualità estetiche ma anche per i benefici che offre alla salute. Come coltivarla?
Originaria di climi caldi, questa pianta può essere facilmente coltivata anche nei nostri balconi o giardini, adattandosi bene alla vita in vaso e richiedendo cure minime.
L’aloe vera è ricca di vitamine, sali minerali e aminoacidi, elementi che conferiscono alla pianta proprietà antinfiammatorie e analgesiche naturali. È un valido supporto per il sistema immunitario e agisce efficacemente contro funghi e virus.
Il suo utilizzo più comune riguarda la cura della pelle: il gel estratto dalle sue foglie è perfetto per idratare, lenire ferite e bruciature, oltre a essere un rimedio naturale contro le punture di zanzare.
Per iniziare la coltivazione dell’aloe vera è necessario munirsi di un vaso in terracotta di dimensioni adeguate. Il primo passo consiste nel creare sul fondo del vaso uno strato di almeno tre centimetri composto da argilla espansa o ghiaia, utile a garantire un buon drenaggio dell’acqua. Successivamente si procede aggiungendo terra da giardino mista a torba in parti uguali.
La piantina va posizionata al centro del vaso facendo attenzione a stabilizzarla correttamente con la terra circostante. La primavera rappresenta il periodo ideale per questa operazione.
Dopo aver messo a dimora l’aloe vera nel suo nuovo habitat, è consigliabile evitare di innaffiarla nelle prime due settimane così da favorire l’ancoraggio delle radici al terreno. L’irrigazione deve essere moderata: in primavera ed estate bastano due annaffiature mensili mentre in inverno una sola sarà sufficiente. È importante utilizzare acqua possibilmente piovana o filtrata per evitare danni causati dal cloro presente nell’acqua di rubinetto.
L’esposizione solare è fondamentale; l’aloe ama la luce diretta del sole per almeno 4 ore al giorno.
Quando la pianta raggiunge una crescita ottimale, spesso si desidera sfruttarne le proprietà attraverso l’estrazione del gel contenuto nelle foglie più grandi ed esterne. È importante interrompere le annaffiature circa una settimana prima del taglio affinché il succo si concentri maggiormente arricchendosi di principi attivi nutritivi.
Si raccomanda tuttavia di attendere che la pianta abbia compiuto almeno tre anni prima della raccolta delle foglie; solo allora il gel avrà accumulato una quantità sufficiente di principi attivi da risultare efficace nell’utilizzo.
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