Le vacanze estive in alcune zone della Spagna e dell’Italia potrebbero essere messe a rischio dalla febbre del Nilo occidentale, meglio conosciuta come West Nile.
Questa malattia infettiva, veicolata dalle zanzare, sta diventando una crescente preoccupazione a causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature globali.
Malattie un tempo confinate alle regioni tropicali stanno ora trovando terreno fertile anche in Occidente.
Il virus West Nile è stato isolato per la prima volta in Uganda nel 1937 e ha fatto la sua comparsa in Italia nel 2008. La malattia ha un periodo di incubazione che varia tra i 2 e i 14 giorni, ma può estendersi fino a 21 giorni.
Sebbene la maggior parte delle persone infette non manifesti sintomi, circa il 20% sviluppa disturbi lievi quali mal di testa, nausea, febbre e vomito.
In casi rari può evolvere in forme gravi che colpiscono il sistema nervoso, risultando fatali nel 17% dei casi.
È fondamentale rimanere informati sull’evolversi della situazione relativa alla diffusione della febbre del Nilo occidentale nelle aree più esposte al rischio durante i mesi estivi e adottare tutte le precauzioni necessarie per proteggere sé stessi e gli altri da questa crescente minaccia sanitaria.
L’Emilia-Romagna è attualmente considerata una zona endemica per la febbre del Nilo occidentale.
Le condizioni climatiche particolari di questa primavera hanno rallentato lo sviluppo delle zanzare portatrici del virus; tuttavia, l’arrivo dei primi caldi ha favorito una rapida riproduzione degli insetti.
Di conseguenza, si registra un aumento dei casi di infezione nella zona di Modena.
Anche la Spagna sta affrontando problemi simili, soprattutto nella regione di Siviglia.
Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie ha emesso avvisi per i turisti diretti nelle aree colpite dal virus West Nile.
È importante essere consapevoli del rischio legato al trasporto involontario di zanzare infette dai paesi tropicali verso l’Italia.
A Bologna è stato rilevato un focolaio presso San Giovanni in Persiceto; ciò ha spinto le autorità locali ad aumentare il livello di allerta e intensificare le misure preventive contro le zanzare.
Non esistendo attualmente vaccini disponibili contro il virus West Nile (anche se sono in fase di studio), l’unica forma efficace di prevenzione rimane quella personale contro le punture di zanzara: utilizzo costante di repellenti cutanei approvati e installazione di reti protettive su porte e finestre sono raccomandati per ridurre al minimo il rischio d’infezione.
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