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Posso guidare dopo aver preso la tachipirina? Ecco i farmaci vietati dal nuovo Codice della strada

Possiamo guidare dopo aver assunto tachipirina? Tante sono le domande come questa sul nuovo Codice della strada. Andiamo a scoprire cosa dice in merito ai farmaci.

Le novità sulle strade italiane hanno sorpreso un po’ tutti, con alcune polemiche che sui social network hanno iniziato a diventare virali. Il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha dimostrato, fin dall’inizio del suo incarico, di voler cambiare qualcosa sulle strade italiane.

Nel 2024 si è registrato un aumento netto degli incidenti, nei primi sei mesi dell’anno si parla di 80.057 sinistri stradali con uno +0.9% rispetto a quanto accaduto nell’anno precedente. Purtroppo ad aumentare sono state anche le vittime che sono state 1429, il 4% in più rispetto al 2023. Numeri che hanno obbligato a delle riflessioni e a nuove regole.

Una stretta che è stata fatta soprattutto sull’alcol e le droghe, per cercare che persone in stato di alterazione evitassero di mettersi al volante. Sono molti quelli che hanno considerato questi provvedimenti eccessivi, ma oggi non vogliamo parlare di questo. Piuttosto vogliamo soffermarci su quei farmaci che potrebbero darci problemi qualora venissimo fermati, tra questi rientra anche la tachipirina?

I farmaci vietati dal nuovo Codice della strada

I test antidroga predisposti nel nuovo Codice della strada stanno facendo molto discutere. Questo perché la loro natura potrebbe di fatto non essere molto affidabile. Se si è parlato molto della possibilità di rintracciare presenze di stupefacenti anche molti giorni dopo l’assunzione, a volte possono emergere anche dei falsi positivi.

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I farmaci vietati dal nuovo Codice della strada (Sfilate.it)

In che senso? Alcuni farmaci potrebbero alterare questi test e dunque far risultare positivo chi non ha toccato nessuna sostanza stupefacente. Tra i farmaci in questione si discute sulla pseudoedefrina che è un principio attivo presente in farmaci per riniti allergiche o raffreddore oltre agli antidepressivi. Inoltre si può risultare positivi per la quetiapina e gli antidolorifici. Questi ultimi possono generare un falso positivo alla marijuana.

Anche la tachipirina risulta tra gli antidolorifici, quindi chi la assume è potenzialmente esposto al rischio di risultare positivo a un controllo. Va specificato che a oggi si tratta di nuove regole appena approvate e che sicuramente con la casistica dei primi mesi si andrà ad addrizzare il tiro proprio per non punire chi non ha fatto uso di droghe ma preso una semplice tachipirina.

Fatto sta che si rischia di aver creato un vuoto normativo che potrebbe portare una persona semplicemente raffreddata ad avere qualche problema di natura sicuramente non piacevole.

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