Non si tratta solo di moda: da sempre il bon ton ci insegna come la lunghezza di una gonna può fare la differenza in diverse occasioni.
Che sia a tubino, plissettata (con pieghe leggere), a portafoglio o scozzese, le gonne hanno da sempre il loro fascino per esaltare la femminilità in ogni contesto. Sebbene sia vero che la forma è in grado di delineare le forme o ammorbidirle, la lunghezza non è solo una questione di azzardo, bensì di bon ton.
E con questo non vogliamo dire che le gonne corte siano off-limits; anzi, possono diventare eleganti e per nulla volgari. Al contrario, anche le gonne lunghe – se scelte in maniera corretta – possono diventare sensuali e addirittura più ammalianti di una gonna corta. Insomma, come sappiamo con lo stile esistono molte variabili.
Eppure il bon ton, con le sue linee guida sull’abbigliamento, ci spiega che l’orlo della gonna non è solo una questione di gusti personali, ma può essere più azzeccata in diversi contesti.
Gonna lunga o corta? Dipende dall’occasione
Non ci vuole molto per captare che alcuni contesti decisamente più formali prediligono una gonna più lunga; eppure negli eventi attuali e con la moda che avanza, è difficile capire quale sua la lunghezza giusta per ogni occasione. Per questo motivo abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza per non sentirsi mai più a disagio e, soprattutto, senza rinunciare alla scelta di una gonna per paura di risultare inadeguati.
Partiamo dal taglio lungo, quello più semplice da portare. Si intende lunga quando una gonna arriva ad altezza ginocchio, o poco sopra. Secondo il bon-ton la gonna lunga è associata ad eleganza e raffinatezza, nonché più sobria e contenuta.
Questo taglio, essendo più raffinato e formale, è adatta ad eventi principalmente serali, cerimonie (specialmente religiose) o contesti sofisticati. Senza dimenticare i matrimoni, le serate importanti e le cene di gala: l’importante che siano rispettose per le occasioni. Oltre a questo, è bene considerare la praticità: in autunno ed inverno sono decisamente più coprenti.
E poi loro, le gonne corte. Partiamo dal presupposto che noi le amiamo e nessuno le esclude, bon ton compreso. Ovviamente, in questa lista si va per esclusione: se da una parte le lunghe sono adatte ad eventi formali e religiosi, in questo caso il taglio corto è adatto per la quotidianità, nonché le serate informali con gli amici. Seppur anche qui ci sarebbero da aprire una serie di parentesi, il bon ton consiglia di valutare la lunghezza anche in base all’età per non risultare fuori luogo.
In ogni caso, il bon ton non stabilisce regole ferree, ma solo consigli. Per sentirvi a vostro agio in ogni occasione, è bene valutare una gonna anche in base alla corporatura e al modello scelto.
Come scegliere la gonna in base alla fisicità
Spesso non è solo la lunghezza a farci sentire male con addosso una gonna, ma anche il modello.
Per scegliere la gonna giusta bisogna considerare la propria corporatura e valorizzarne i punti di forza. Con le gonne lunghe, chi ha i fianchi larghi dovrebbe puntare su modelli svasati o a portafoglio che slanciano senza aggiungere volume. Per le minute, una gonna plissettata a vita alta crea l’illusione di più altezza, mentre chi è alta può osare con maxi gonne dritte, magari con uno spacco.
Per le gonne corte, invece, chi ha gambe tornite starà benissimo con una gonna a ruota che bilancia le proporzioni, mentre una figura rettangolare trova definizione con una gonna a tubino. Se hai gambe sottili, opta per modelli skater o asimmetrici che danno più movimento al look. La regola? Esaltare ciò che ti fa sentire al meglio
In ogni caso, la vera regola (questa volta ferrea) è una: sentirsi bene con se stessi, qualunque sia l’abbigliamento che si scelga di indossare.