modella in posa

Fashion Week, ma quanto ci costi e quanto fai guadagnare? Dietro c’è una verità fin troppo ‘hot’

Quanto costa la Fashion Week e quanto fa guadagnare agli stilisti? Queste domande sembrano scontate, ma hanno alcuni retroscena di verità sono piuttosto bollenti.

Di anno in anno le P/E e A/I sono attesissime: il funzionamento è a specchio, vedendo a febbraio le collezioni per l’autunno/inverno del prossimo anno, mentre al contrario a settembre si darà uno sguardo ravvicinato a quelle della primavera/estate firmate anno nuovo. Un evento attesissimo, che coinvolge le città più importanti del settore fashion quali Milano, Londra, Parigi e New York. La Fashion Week diventa quindi un evento da segnare sul calendario nonostante ci importi poco delle sfilate e delle passerelle, perché saranno proprio queste non solo a dettare lo stile di ogni anno, ma anche e soprattutto le tendenze.

Quella t-shirt annodata in pieno stile anni 90 può cadere nel dimenticatoio prestissimo se tra le tendenze non sarà più presente, quel biondo ramato potrebbe essere sostituito in pochi secondi dalle accezioni più fresche del fragola, del pesca e del salmone sulle punte, per non parlare poi degli abiti eleganti, dei completi e chi più ne ha più ne metta. Ma quanto costa la Fashion Week di anno in anno e soprattutto, gli stilisti che ne prendono parte guadagnano seriamente qualcosa? Ecco alcune verità bollenti.

Fashion Week, quanto costa e quanto fa guadagnare: il dettaglio di un evento esoso e ancora oggi di grande rilievo

Nonostante il mondo imperversi costantemente in guerre, terrori, conflitti, dittatori e politici in grado di portare a picco il proprio paese, durante la Fashion Week tutto questo sembra ‘fermarsi‘, o meglio, si ferma solo la percezione del problema. Viviamo sempre più in un’era Capitoliana in pieno stile Hunger Games, in cui la ricchezza più sfrenata si beffa forse di tutti coloro che stanno a ridosso della grande città, vivendo in situazioni di povertà. Quel povero diventa in qualche modo il divertimento del ricco, concedendogli la possibilità di arricchirsi a sua volta(senza tuttavia mai far parte realmente della società più abbiente).

modelle in passerella
Fashion Week, quanto costa e quanto fa guadagnare: il dettaglio di un evento esoso e ancora oggi di grande rilievo – sfilate.it

In qualche modo il romanzo di Suzanne Collins ha anticipato nettamente ciò che stiamo vivendo attualmente. Tuttavia, il settore del fashion ha subìto sicuramente un forte calo di vendite, pur tuttavia rimanendo in qualche modo intatto. E l’evento più importante per poter essere lanciato, ri-lanciato, salvato o portato alla ribalta è sicuramente la Fashion Week. Di febbraio in febbraio, di settembre in settembre, Londra, Parigi, New York e Milano si preparano ad allestire l’appuntamento modaiolo più atteso di sempre. Ma in termini di costi, scendendo nel pratico, forse c’è un po’ da rabbrividire.

I costi sono ovviamente diversi rispetto alle varie sedi di riferimento, ma parlando di Milano, una Fashion Week può costare al singolo stilista oltre 200.000 euro. Tra questi troviamo spese legate all’affitto della passerella, alla produzione stessa della collezione, costi dei PR, dei make-up artists, delle modelle, dei fotografi e dell’eventuale show annesso(vedi ad esempio Victoria’s Secret che ad ogni collezione nuova chiede ad uno dei più cantanti famosi di esibirsi proprio durante la sfilata).

Non bisogna poi dimenticare gli eventuali ‘inviti‘ per nulla gratuiti dei personaggi famosi, dei vip e soprattutto degli influencers, che possono essere uno sborso piuttosto dispendioso. Anche le feste post sfilata sono sicuramente una vetrina per gli stilisti che hanno lanciato la collezione, spendendo cifre esorbitanti. Quale sarebbe quindi il pro di tutto questo? Potrebbe chiedersi qualcuno. Beh, secondo una stima delle sfilate del 2022 e 2023, la Milano Fashion Week ha prodotto un entrata ai vari brand di circa 126 milioni di euro. Pertanto ben oltre la spesa media di una maison per il costo di produzione della sfilata stessa.

modelle sfilano
Una vetrina allettante per brand e stilisti – sfilate.it

E qui, per finire, torniamo al paradosso Collinsiano che citavamo prima: nonostante le brutture del mondo, la povertà, la disuguaglianza e l’ascesa dittatoriale di alcuni ‘terroristi di potere‘, davanti alla moda tutto tace. Davanti allo stile, anche il povero vuole diventare ricco, bello e…vestito bene.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Ti potrebbero interessare…

Gestione cookie