Un nome bizzarro, un’origine affascinante e proprietà uniche! Questa verdura nasconde più di quanto si possa immaginare. Ma di quale stiamo parlando?
Mai sentito parlare della barba del frate? No, non è una nuova moda hipster per monaci, ma una verdura dal nome curioso e dall’aspetto altrettanto particolare. Immaginate dei fili d’erba verde scuro, lunghi e sottili, un po’ arruffati, che sembrano usciti da un orto medievale. Proprio questa somiglianza con la barba di un vecchio monaco le ha fatto guadagnare il soprannome, anche se il suo nome ufficiale è un altro.
Non è un’invenzione recente e nemmeno un’erba rara trovata solo in qualche angolo sperduto del mondo. La barba del frate, o meglio, gli agretti, crescono spontaneamente nelle zone costiere e amano i terreni un po’ salmastri. Si trovano soprattutto in primavera e durano poco, un mese e via, spariti come un concerto gratuito in piazza. E se il nome è già strano, aspettate di sentire gli altri modi in cui vengono chiamati: lischi, rospici, riscoli… sembra quasi un codice segreto per entrare in un club esclusivo! Ma quanto ci fanno bene gli agretti?
Un concentrato di energia: tutti i benefici degli agretti
Iniziamo col dire che non è un caso che appartenga alla stessa famiglia di biete e spinaci: il sapore infatti ricorda un po’ questi due ortaggi, ma con un carattere tutto suo. Le foglie sembrano fili d’erba, ma non bisogna farsi ingannare, a differenza dell’erba cipollina, sono più sottili e hanno un cuore pieno, invece che cavo. Insomma, un’estetica da barba incolta, ma con una struttura ben definita.

Al mercato, la barba del frate va scelta con cura, perché se è troppo molle, significa che ha già visto giorni migliori. Il colore deve essere deciso, verde brillante nella parte superiore e rossiccio alla base. Se sembra floscia e spenta, meglio lasciarla lì. Una volta portata a casa, può resistere in frigo al massimo quattro giorni, poi inizia a perdere quel suo carattere fresco e croccante. Quindi, niente scorte eccessive: meglio comprarla quando serve e consumarla in fretta, come un ingrediente di stagione che non ha voglia di farsi dimenticare.
Se il gusto è sorprendente, ancora di più lo sono i suoi benefici. Non è solo un’erbetta qualsiasi, ma una vera bomba di minerali: calcio, ferro, magnesio, potassio e fosforo sono tutti lì dentro, pronti a dare una carica di energia. E come se non bastasse, offre anche vitamina C, vitamina A e un bel pacchetto di vitamine del gruppo B. Tutto questo, con sole 17 calorie per 100 grammi. L’alto contenuto di fibre e acqua la rende perfetta per chi ha bisogno di una mano con la digestione o vuole depurarsi un po’, senza rinunciare al gusto. Poi, sembra essere un’alleata preziosa per chi deve tenere sotto controllo il colesterolo o la glicemia, un dettaglio non da poco per chi cerca cibi buoni e funzionali.

E ora arriva il bello: come si porta in tavola questa piccola meraviglia? Per prima cosa, bisogna eliminare le radici e la base più dura, poi si può cuocere al vapore per pochi minuti e condire con un filo d’olio extravergine e un pizzico di sale. Ci si possono aggiungere anche olive e tonno per una bella insalatona. Ma per chi ama i sapori più decisi, niente paura… la barba del frate si presta a mille interpretazioni. Saltata in padella con aglio e scorza di limone diventa un contorno sfizioso, mentre con un sugo leggero di pomodoro e acciughe può trasformarsi in un condimento perfetto per gli spaghetti.
Insomma, è una verdura che sa adattarsi e conquistare anche i palati più esigenti. Basta solo darle una chance e lasciarsi sorprendere.