Da oltre un secolo, Gucci crea borse leggendarie che hanno segnato la storia della moda. Ma chi ha avuto l’intuizione di quei modelli iconici ancora oggi ambitissimi?
Certe borse non sono solo accessori, ma pezzi di storia. Gucci lo sa bene, visto che da oltre un secolo continua a sfornare capolavori che fanno sognare generazioni di fashion addicted. Ma chi ha dato vita a queste icone senza tempo? Chi ha avuto l’intuizione perfetta al momento giusto? Potresti pensare che il genio dietro certi modelli sia solo uno, invece la storia è più affascinante di così.
Tutto inizia nel 1921, quando Guccio Gucci apre la sua bottega a Firenze. Da quel momento, il marchio non si è più fermato, conquistando dive, principesse e it-girl di ogni epoca. Jackie Kennedy, Ingrid Bergman, Liz Taylor… tutte hanno avuto una Gucci del cuore. E oggi? Ancora ai primi posti nelle wishlist di chi ama la moda. Ma quali sono le borse più iconiche del brand? E, soprattutto, chi le ha ideate?
Le iconiche borse Gucci: storia, stile e caratteristiche
Sono 3 i modelli su cui vogliamo porre la nostra attenzione. Iniziamo con la Horsebit 1955 che è la classica borsa che non passa mai di moda. È nata ispirandosi al mondo equestre (da qui il morsetto in metallo che la caratterizza), ed è il perfetto mix tra eleganza vintage e praticità moderna. Questo modello è stato ripescato dagli archivi di Gucci e riportato in auge nel 2020 da Alessandro Michele, che ha mantenuto il design originale ma con qualche tocco contemporaneo, tipo una tracolla più versatile e una struttura super funzionale. Se cerchi una borsa che profuma di storia ma si adatta alla vita di tutti i giorni, questa fa al caso tuo.

Passiamo alla Dionysus, una borsa che già dal nome fa capire che non è per chi ama passare inosservato. Si ispira al dio greco Dioniso, quello dei festini e del vino, e la sua particolarità sta nella chiusura con due teste di tigre, che, secondo la leggenda, rappresentano la tigre che il dio cavalcò per attraversare il fiume Tigri. Questa borsa è stata lanciata nel 2015 sempre da Alessandro Michele, ed è stata uno dei primi modelli iconici creati sotto la sua direzione creativa in Gucci. Esiste in tantissime versioni: pelle, velluto, con ricami floreali, con cristalli… insomma, c’è l’imbarazzo della scelta!

E poi c’è la Marmont, che è un po’ il sogno proibito di tutte le amanti delle borse. È morbida, chic e ha quel logo GG in metallo che la rende subito riconoscibile. La sua ispirazione viene direttamente dagli anni ‘70, un periodo in cui Gucci ha fatto la storia del fashion. Questo modello è stato introdotto nel 2016, ancora una volta da Alessandro Michele, che ha voluto rendere omaggio al passato della maison reinterpretandolo in chiave moderna. Uno dei motivi per cui la Marmont è così amata è la sua versatilità… la puoi trovare in diverse misure e colori, da quella mini perfetta per la sera, alla versione più grande ideale per tutti i giorni. Non importa se sei in jeans e sneakers o con un abito elegante, questa borsa funziona sempre.

Alla fine, che si parli della Horsebit 1955, della Dionysus o della Marmont, il risultato è sempre lo stesso. E se oggi queste tre it-bag sono tra le più desiderate al mondo, gran parte del merito va ad Alessandro Michele, il direttore creativo che, con il suo spirito visionario, ha saputo dare nuova vita all’heritage della maison, reinterpretandolo in chiave moderna, eccentrica e ultra riconoscibile.