Trovare la gonna giusta quando non si è alte può sembrare un’impresa. Tra modelli che accorciano e proporzioni sbagliate, la paura di sbagliare è forte. Dopo tante prove, ho finalmente individuato quelli che valorizzano davvero.
Quante volte hai guardato una gonna e hai pensato: “Bellissima, ma su di me sembrerebbe un sacco di patate”? Se sei bassa, sai bene di cosa parlo. L’idea di infilarsi una gonna può far paura: e se mi accorcia ancora di più? E se sembro una bambina? E se mi “taglia” la figura nel punto sbagliato? Insomma, il dubbio è sempre lo stesso: riuscirò davvero a valorizzarmi o finirò per pentirmene?
Il problema è che le gonne sembrano fatte per gambe chilometriche e noi, che non tocchiamo il metro e settanta (o sessantacinque, o sessanta…), restiamo lì a guardarle con sospetto. Il rischio di sbagliare modello esiste, ma evitare le gonne per principio non è la soluzione. Dopo tante prove ed errori, ho capito che ci sono modelli che funzionano davvero, senza magie o tacchi vertiginosi.
La gonna giusta può davvero fare la differenza
Partiamo dalle gonne a vita alta, che sono un vero e proprio salvavita per chi non supera il metro e sessanta (o giù di lì). Questo modello ha un superpotere: spostando visivamente il punto vita più in alto, fa sembrare le gambe più lunghe e la figura più equilibrata. Indossarla con un top infilato dentro aiuta a enfatizzare questo effetto, creando una linea continua che allunga il busto senza spezzare la silhouette. Meglio ancora se il top è aderente o leggermente corto, così da evitare qualsiasi effetto “impacchettato”. È il classico caso in cui pochi centimetri di stoffa possono davvero fare la differenza.

Un’altra opzione da tenere in considerazione è la gonna a tubino. Forse pensi che sia un capo impegnativo o troppo formale, ma in realtà è molto più versatile di quanto sembri. Il segreto è la lunghezza: se termina poco sopra o poco sotto il ginocchio, aiuta a creare un effetto ottico slanciante, perché segue le linee naturali del corpo senza interrompere la figura. E non è necessario abbinarla solo a tacchi alti, anche un paio di décolleté con tacco medio o delle scarpe a punta possono fare il loro dovere. Anzi, se ti piacciono i look casual, prova ad abbinarla a un paio di sneakers minimal e una t-shirt: effetto chic senza sforzo.

Se invece preferisci le gonne midi ma hai paura che ti accorcino la figura, c’è una soluzione semplice: scegli un modello con uno spacco, meglio se frontale o laterale. Questo dettaglio, oltre ad aggiungere un tocco di femminilità e movimento, permette di mostrare una parte della gamba e di creare un effetto ottico di allungamento. La differenza si nota soprattutto se indossi scarpe che lasciano scoperta la caviglia, perché il gioco delle proporzioni è tutto. Un altro trucco? Preferire tessuti leggeri che cadano morbidi invece di quelli troppo rigidi, così da non appesantire la silhouette.

Le minigonne sono un altro jolly da giocare, a patto di sceglierle con criterio. Se sono troppo corte e aderenti, il rischio è di ottenere l’effetto opposto e far sembrare la figura più tozza. Meglio optare per modelli leggermente svasati o a trapezio, che accarezzano le forme senza stringere e creano un bel bilanciamento. Attenzione anche ai volumi: gonne troppo larghe o con balze esagerate possono risultare eccessive su una statura minuta. L’obiettivo è sempre quello di mantenere leggerezza e armonia nel look.

Infine, non sottovalutiamo le gonne plissettate. Se scelte nel modello giusto, possono essere un’ottima soluzione per chi vuole indossare una gonna lunga senza rischiare l’effetto “impacchettato”. Il trucco è puntare su tessuti fluidi e leggeri, che accompagnino il movimento senza creare troppo volume. E ovviamente, la vita alta rimane un must, perché aiuta a mantenere le proporzioni giuste. Se poi abbiniamo la gonna a un paio di scarpe a punta o con un po’ di tacco, il gioco è fatto: la figura risulta slanciata in modo naturale, senza bisogno di sforzi.

Se è vero che la gonna giusta può fare miracoli, è altrettanto vero che scegliere il modello sbagliato può ottenere l’effetto opposto. Ci sono alcuni tagli che, su una statura minuta, rischiano di “schiacciare” la figura invece di valorizzarla. Per esempio, le gonne molto lunghe e ampie, soprattutto se senza spacco, possono far sembrare più basse perché coprono completamente le gambe senza creare slancio. Lo stesso vale per le gonne a balze o con troppi dettagli voluminosi: per quanto possano essere romantiche e scenografiche, tendono a “pesare” sulla parte inferiore del corpo, togliendo leggerezza al look.
E poi ci sono le gonne a vita bassa, un vero e proprio tranello per chi non è altissima. Questo modello sposta il punto vita verso il basso, accorciando visivamente le gambe e abbassando la percezione della statura. Se l’obiettivo è ottenere un effetto slanciante, meglio evitarle e puntare su tagli che allunghino la figura invece di spezzarla. Non si tratta di vietarsi nulla, ma di fare scelte più strategiche per esaltare le proporzioni giuste. Perché alla fine, la moda è anche questo: conoscere le regole per decidere quando seguirle e quando infrangerle con stile.
Quindi la prossima volta che vedi una gonna che ti piace, non lasciarti bloccare dalla paura di non essere abbastanza alta. Provala, gioca con gli abbinamenti e fidati del tuo specchio. Magari scoprirai che la gonna che pensavi “off-limits” è proprio quella che ti fa sentire al top.