spaghetti con uovo fritto

A Napoli la carbonara era per ricchi: facevano gli spaghetti d’o puveriello e l’intera famiglia era salva

Un piatto della tradizione napoletana che non delude mai: con gli spaghetti d’o puveriello il pranzo è pronto utilizzando solo 2 ingredienti!

Quando alcuni piatti contribuiscono a fare la storia italiana sono destinati a rimanere nello scenario comune di tutti e quello di oggi ha sicuramente una fetta di grande importanza nella società del secondo dopoguerra: il clima era serrato, la povertà si tagliava col coltello e solo i più fortunati potevano permettersi alcuni ingredienti che, se ad oggi possono essere alla portata di tutti, all’epoca non lo erano affatto. E gli spaghetti d’o puveriello si posizionano nello stesso periodo di nascita della carbonara, molto diversa rispetto a quella cui oggi siamo abituati.

I soldati americani erano soliti preparare in pentole di cortesia, su carboni ardenti, gli spaghetti con uova, parmigiano e pancetta, un piatto semplice quanto sostanzioso e ricco di proteine, in grado quindi di poterli adeguatamente sostenere. Ben presto questa preparazione iniziò a diffondersi ovunque, ma la povertà permeava ugualmente la società e ingredienti quali pecorino e pancetta vedevano costi proibiti.

Così le uova, che molti contadini potevano permettersi poiché ricevute dalle stesse loro galline, diventano le protagoniste del piatto, non per nulla questo veniva chiamato anche ‘la carbonara dei poveri‘. Pochissimi ingredienti, ma un sapore esclusivo che ancora ad oggi a Napoli preparano quando si ha poco in casa. E noi vi insegniamo a realizzare gli spaghetti d’o puveriello in meno di 5 minuti!

Con gli spaghetti d’o puveriello fai bingo: ti insegno la ricetta povera napoletana ancora ad oggi un successo

Se esiste un piatto che meglio possa descrivere la cucina povera di tutto il Sud, quello è sicuramente formato dagli spaghetti d’o puveriello: chiamato anche la carbonara dei poveri, come dicevamo, in tempi duri e bui bisognava sfamare famiglie intere con quel poco che si possedeva. Le uova erano di uso comune, specialmente per chi fosse contadino, il pecorino era il formaggio dal costo meno sostenuto e che poteva essere acquistato a pochi spicci, gli spaghetti fatti in casa erano all’ordine del giorno.

Ecco quindi che nel giro di poco tempo si otteneva un primo sostanzioso, con pochissimi ingredienti ma dal sapore esclusivo. Oggi noi vi insegniamo a realizzare questo primo sfizioso come tradizione vuole. Scopriamo insieme la ricetta?

spaghetti con parmigiano cremosi
Con gli spaghetti d’o puveriello fai bingo: ti insegno la ricetta povera napoletana ancora ad oggi un successo – sfilate.it

Ingredienti per 4 persone

  • 4 uova fresche;
  • 350 gr di spaghetti;
  • Burro q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Pecorino grattugiato a piacere;

Preparazione

  1. Come possiamo notare dalla lista ingredienti, la particolarità di questo primo sta nel fatto che le uova verranno dapprima fritte in padella, alcune di queste stracciate mentre altre servite al di sopra della pasta una volta pronta.
  2. Il tuorlo ancora cremoso della cottura a occhio di bue farà ottenere una crema deliziosa! Come procediamo? Iniziamo riempiendo una pentola con dell’acqua, portiamo sul fuoco, saliamo e attendiamo il bollore.
  3. Intanto facciamo fondere abbondante burro in una padella antiaderente ampia e quando arriverà a temperatura, sgusciamo le uova.
  4. Lasciamole cuocere qualche minuto, l’albume dovrà risultare dorato sul fondo, ma il tuorlo ancora ben cremoso. Rimuoviamone 4 dalla padella, alle restanti aggiungiamo un mestolo di acqua di cottura della pasta(dopo aver calato gli spaghetti) e rompiamoli con un cucchiaio di legno.
  5. Scoliamo gli spaghetti dopo circa 4 o e 5 minuti di cottura direttamente in padella, aggiungiamo un altro po’ di acqua di cottura e saltiamo spesso.
  6. L’uovo rotto, durante questo processo tenderà a formare una crema sul fondo davvero esclusiva: quando la pasta sarà pronta, spegniamo il fuoco, aggiustiamo di sale, di pepe, uniamo il pecorino e diamo un’ultima mantecata.
  7. Impiattiamo, poggiamo sopra per ogni porzione le uova cotte in precedenza e rompiamo il tuorlo, lasciandolo colare: ecco pronti gli spaghetti d’o puveriello!

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