Dimentica la pelle effetto vetro, adesso va di moda la butter skin. Suona già più golosa, vero? L’idea è semplice: una pelle così morbida e liscia da sembrare un ricciolo di burro che si scioglie su una fetta di pane caldo.
Il risultato è un viso luminoso, vellutato, senza quel fastidioso effetto finto o appesantito dal make-up. Bello, no? Peccato che non sia tutto così perfetto. Come ogni trend beauty che promette la pelle dei sogni, anche questo ha qualche lato oscuro. È davvero sano puntare sempre a un’idratazione estrema? E se l’effetto glow nascondesse qualche piccolo problema sotto la superficie?
La butter skin non è solo un gioco di fondotinta e illuminanti, è un vero e proprio stile di cura della pelle. Per ottenere quell’aspetto soffice e radioso, molti si riempiono il viso di prodotti ricchi e stratificano creme su creme come se non ci fosse un domani. Ma la pelle ama davvero essere trattata così? Funziona per tutti i tipi di incarnato? E soprattutto: cosa succede quando esageriamo? Non sempre più idratazione significa più salute. Se la pelle inizia a diventare troppo lucida, pesante o addirittura a reagire male, forse c’è qualcosa che non va. Ci sono segnali che non si possono ignorare.
Oli e burri sul viso: davvero adatti a tutti?
Parliamo chiaro: la butter skin può sembrare il sogno di una pelle perfetta, ma nasconde qualche insidia. L’idea di avere un viso così morbido e luminoso da sembrare appena uscito da una spa è invitante, ma c’è un problema. Bello all’inizio, ma se hai la pelle mista o grassa, questo può essere un disastro annunciato. Quando si usano troppi oli e burri, i pori si chiudono, e la pelle inizia a reagire nel modo peggiore possibile: brufoli, punti neri e quei fastidiosi grani di miglio che spuntano come ospiti indesiderati. All’inizio la pelle appare liscia, luminosa e uniforme, ma poi? La texture si ispessisce, compaiono imperfezioni e il glow naturale si trasforma in un effetto lucido poco piacevole.

E poi c’è quel confine sottile tra avere una pelle radiosa e sembrare una frittura ambulante. L’effetto glow è bellissimo, ma quando diventa eccessivo, rischia di trasformarsi in una patina oleosa che fa sembrare il viso sporco o trascurato. Hai presente quella sensazione di trucco che scivola via dopo poche ore, come se la pelle lo rifiutasse? È il risultato di un layering eccessivo di prodotti troppo ricchi. Anche il miglior fondotinta del mondo non può resistere se sotto c’è un mix di creme e oli che fanno a pugni tra loro. E sai qual è la cosa peggiore? A volte pensiamo di dare alla pelle tutto ciò di cui ha bisogno, ma in realtà la stiamo soffocando.
Un altro errore molto comune con la butter skin è credere che un prodotto vada bene per tutti i tipi di pelle. Non funziona così. Alcuni trend beauty spingono all’uso di oli pesanti, persino quelli da cucina, per ottenere un effetto super idratante. Ma la pelle non è tutta uguale. Una pelle secca ha bisogno di nutrimento profondo, ma se provi lo stesso trattamento su una pelle mista o grassa, il risultato può essere disastroso. E non parliamo di chi soffre di acne, usare oli comedogenici, come quello di cocco, su una pelle già predisposta alle impurità, è come aggiungere benzina sul fuoco. Serve equilibrio, non basta seguire una moda perché “funziona su TikTok”.
E poi c’è un problema di cui si parla poco: la sensibilità cutanea. Stratificare tonico, essence, siero, olio, crema e balm ogni giorno può sembrare una coccola infinita, ma a lungo andare la barriera cutanea si indebolisce. La pelle diventa più fragile, si arrossa facilmente, inizia a pizzicare o a reagire male anche ai prodotti più delicati. Ecco come finisce spesso chi insegue l’effetto butter a tutti i costi: una pelle che sembra perfetta, ma che sotto è più vulnerabile di quanto immagini.

Infine, una pelle troppo ricca di oli è più esposta ai danni del sole. Gli oli e alcuni attivi esfolianti possono aumentare la fotosensibilità, e se non applichi una protezione solare adeguata, rischi di ritrovarti con macchie e discromie difficili da eliminare. Un paradosso assurdo: cerchiamo la pelle più bella e luminosa possibile, ma senza le giuste precauzioni potremmo peggiorare la situazione nel tempo.
Allora, come fare per avere una pelle sana senza cadere nelle trappole di questo trend? Per cominciare, serve equilibrio. Se hai la pelle mista o grassa, meglio optare per texture leggere, come gel idratanti o oli secchi tipo lo squalano, invece di impilare strati su strati di prodotti ricchi. Non è necessario trasformare la skincare in un rituale infinito, spesso bastano un buon siero e una crema idratante per ottenere risultati visibili. Se la tua pelle è soggetta a imperfezioni, occhio agli ingredienti perché alcuni oli sono comedogenici e possono peggiorare la situazione. E poi, il punto più importante di tutti: la protezione solare. Non importa se fuori è nuvoloso o se non esci di casa, la pelle va protetta sempre.
Ma soprattutto, ascolta la tua pelle. Se inizia a tirare, pizzicare, arrossarsi o lucidarsi troppo, significa che sta cercando di dirti qualcosa. Cambiare routine non è un fallimento, è un atto di cura.