sfilate.it - Icona a RIGHE: la storia segreta (e drammatica) della maglietta marinara che ha definito l'eleganza di una generazione
La maglietta a righe, quella che tutti abbiamo nel nostro guardaroba, è da sempre un classico senza tempo, ma vi siete mai chiesti perché la indossiamo con tanta disinvoltura?
Non è solo una maglietta, è un simbolo che si è evoluto nel corso degli anni, capace di attraversare epoche, mode e tendenze. In fondo, chi non ha almeno una volta sfilato una maglietta marinara dal suo cassetto e l’ha messa, pensando che fosse perfetta per ogni occasione? Ma da dove arriva davvero questa semplicità perfetta? E come ha fatto a diventare l’emblema dell’eleganza per intere generazioni? La sua storia non è affatto banale.
Ogni volta che indossiamo una maglietta a righe, facciamo quasi un piccolo omaggio a chi l’ha resa famosa. Eppure, c’è una parte nascosta della sua storia che quasi nessuno conosce. Non è stata sempre un’icona di stile, anzi, ha avuto i suoi momenti drammatici. Da abbigliamento pratico per i marinai a simbolo di ribellione, fino a diventare un must-have per le più grandi dive del cinema. Ma perché l’abbiamo adottata come un capo fondamentale? Qual è il motivo che ci spinge a rimanere fedeli a quelle righe, generazione dopo generazione?
La maglietta a righe in stile marinaro, quella classica “marinière”, ha una storia che sembra uscita da un romanzo, ma in realtà è tutta vera. È nata nel 1858 come parte dell’uniforme dei marinai francesi, ed è subito diventata una sorta di simbolo del mare. Le righe bianche e blu non erano solo estetiche, in caso di incidenti in acqua, le righe aiutavano a rendere i marinai più visibili, facilitando il loro salvataggio. Un tocco di praticità che, chi l’avrebbe detto, sarebbe diventato una delle tendenze di moda più iconiche di tutti i tempi.
Ma cosa l’ha trasformata da uniforme militare a pezzo cult? Qui entra in scena Coco Chanel, che negli anni ’10 se n’è innamorata e l’ha portata sulle passerelle parigine. Chanel, con la sua visione rivoluzionaria, che stravolge l’idea di moda femminile dell’epoca. Non più corsetti e abiti ingombranti, ma una maglia comoda, con le righe marittime, che faceva sentire ogni donna elegante ma allo stesso tempo libera. Una mossa che, in pratica, ha rivoluzionato il mondo della moda, mescolando casualità con eleganza in un colpo solo.
E non è finita qui. Con il passare degli anni, la maglietta a righe è diventata un vero e proprio pezzo di storia, non solo della moda, ma anche del cinema. Brigitte Bardot negli anni ’50 la indossava in modo così disinvolto sulle spiagge di Saint-Tropez che sembrava quasi che l’abbia fatta sua. E poi Audrey Hepburn, Jean Seberg… tutte icone che l’hanno resa un must del guardaroba. È quel tipo di capo che, una volta indossato, sembra appartenere a chiunque, rendendo chi lo porta subito più chic, senza fare troppa fatica.
Una delle cose che la rende ancora così popolare è la sua incredibile versatilità. È una di quelle cose che si abbinano con tutto, con un paio di jeans e scarpe da ginnastica per una passeggiata in città, ma anche sotto un blazer per un look più elegante. Non importa l’occasione, la marinière sa sempre come cavarsela. È quella maglietta che non si stanca mai di essere indossata, che resiste al passare degli anni e si adatta alle tendenze senza mai perdere il suo fascino originale.
Oggi, la maglietta a righe continua a farla da padrona, sia nelle collezioni dei grandi stilisti che nel nostro armadio. Non importa se si cambia la stagione o se arrivano nuove tendenze, la marinière rimane sempre lì, come un vecchio amico che non ti delude mai. Chi avrebbe mai pensato che una semplice maglietta, pensata inizialmente per la marina, sarebbe diventata un simbolo di stile che attraversa i decenni? Eppure, eccola qui, sempre pronta a farsi notare con la sua semplicità, ma con quella classe che non passa mai di moda.
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