A volte guardi una borsa in vetrina e pensi che è proprio quella adatta a te. Quella borsa che ti fa immaginare subito un outfit, una passeggiata in centro, una foto scattata al volo. La riconosci subito.
Ha quel qualcosa che attira, che ti fa venire voglia di averla tra le mani anche solo per un momento. Ma poi guardi il prezzo e l’incantesimo si rompe. Non perché non la meriti, ma perché in certi periodi spendere così tanto per un accessorio proprio non si può. E allora resta lì, sullo schermo o nella vetrina, mentre cerchi di convincerti che alla fine non è così importante. Ma lo è, eccome se lo è. Perché certe cose non sono solo moda, sono piccoli regali che ci fanno sentire bene, più sicure, più in ordine.
Il punto è che il desiderio di avere una borsa iconica non sparisce solo perché è costosa. Ti rimane lì, in un angolo della testa, ogni volta che la rivedi su qualcuno. Ma diciamolo, non sempre possiamo o vogliamo spendere una cifra enorme solo per un nome stampato su un pezzo di pelle. E allora? Si cerca qualcosa che ci dia lo stesso effetto ma che stia dentro la realtà. Non è questione di accontentarsi, ma di trovare alternative furbe che abbiano carattere, che funzionino davvero. Esistono soluzioni che salvano stile e portafoglio, ma prima di arrivarci, serve fare pace con questa sensazione: voler qualcosa che sembra lontano ma che in fondo può essere molto più vicino di quanto pensi.
Borse che fanno la loro figura, ma che abbracciano il low cost
Iniziamo da questa borsa nera di Call it Spring, modello Jennii. Appena la vedi, pensi subito a Bottega Veneta, ma in versione molto più tranquilla per il portafoglio. Ha quell’intreccio tipico che ormai si riconosce anche da lontano, ma è fatta in finta pelle e costa 59,99 euro. La forma è compatta, minimal, giusta per chi vuole qualcosa di elegante senza l’ansia di rovinarla. Sta bene con un blazer, ma pure con una felpa e jeans. E il bello è che nessuno ti chiede quanto l’hai pagata, perché sembra davvero più costosa di quello che è.
Poi c’è una tote vellutata, sempre low budget, di Personalized che ricorda subito la Pliage di Longchamp. La forma è quella classica, che tiene tutto senza perdere il senso della linea. La texture è morbida, quasi da accarezzare, e si adatta bene sia alle giornate di corsa che a quelle in cui vuoi solo sembrare in ordine con il minimo sforzo. Il prezzo? 25,99 euro. E per essere una borsa capiente, fatta con una certa cura, non è affatto male. Ha anche una tasca esterna e la tracolla regolabile, quindi la spalli quando sei in giro e non ti dà fastidio.
Passando a H&M, c’è questa piccola borsa in misto lino, chiara, con i manici rigidi e un’estetica molto pulita. Non ha loghi in vista eppure sa il fatto suo. A guardarla bene ricorda un po’ quelle borse di Balmain con dettagli curati e una certa struttura. Costa solo 24,99 euro ma ha quell’aria sofisticata, come se fosse uscita da una boutique. Non serve che ci metti dentro chissà cosa, basta che la porti a mano con una camicia o un vestito semplice e fa tutto da sola.
Sempre H&M, ma stavolta cambia forma. La borsa a forma di secchiello, marrone. Questa qui sembra uscita da un mix di mondi, un po’ Borbonese, un po’ Burberry, un po’ Tod’s. Ha cuciture in contrasto, il tessuto è trattato in modo da sembrare più robusto e dentro c’è pure una pochette in cotone e juta. Anche questa costa 24,99 euro. Comoda da usare tutti i giorni, sta bene anche con un look sportivo. E la tracolla staccabile ti permette di darle due vite diverse, secondo come ti gira.
Chiude il giro un’altra Call it Spring, questa volta la Kimberlyy. È una tracolla color noce, con una linea pulita e un gancio al posto della solita zip. Anche lei si ispira a Bottega, ma lo fa con discrezione. È una borsa che non si impone, ma si nota. Il colore è perfetto per l’autunno, ma funziona anche in primavera con toni chiari. Costa 49,99 euro e ti risolve un sacco di situazioni, dal pranzo con le amiche alla giornata piena di impegni.
Insomma, sono tutte borse che non vogliono fingere di essere qualcosa che non sono. Prendono spunto, certo, ma poi fanno la loro strada. E la cosa bella è che ti permettono di giocare con lo stile senza quel pensiero fisso del “oddio, se la rovino?”. Te la vivi. E questo, alla fine, è il vero lusso.