Ci pensiamo poco, ma il viso ha muscoli veri. Non sono lì solo per sorridere o masticare. Sono parte di una struttura che regge tutto: pelle, espressione, sguardo.
Col tempo però, se questi muscoli non vengono usati, iniziano a cedere. Come qualsiasi parte del corpo. Il problema è che non ce ne accorgiamo subito. Prima la pelle perde un po’ di elasticità, poi compare qualche linea più marcata, e infine tutto sembra scivolare un po’ più in basso. Non è solo questione di rughe. È come se il viso cambiasse forma, come se non ci rispecchiasse più del tutto.
Tanti pensano che servano creme costose o trattamenti complicati per rimettere in sesto le cose. In realtà, spesso ci si dimentica che sotto la pelle c’è un intero sistema di muscoli che può essere attivato. Non serve far chissà cosa. Ma serve costanza. E consapevolezza. Il viso non è qualcosa da coprire o nascondere, è una parte viva del nostro corpo, che può tornare tonica e presente anche con gesti piccoli. Serve solo sapere come fare e iniziare da qualcosa di semplice, che non rubi tempo e non richieda strumenti strani.
Ginnastica facciale: funziona se la fai sul serio
Qui entra in gioco uno strumento che, giuro, hai sicuramente a portata di mano. Non serve andare in palestra né comprare attrezzi strani. Basta una penna. Prova a prenderne una, tienila tra il naso e il labbro superiore, tipo baffi finti da cartone animato. Sembra una sciocchezza, ma se riesci a tenerla lì senza farla cadere, stai già lavorando su una zona fondamentale: quella tra naso e bocca, dove spesso si formano quei solchi profondi che danno subito un’aria più stanca. È questione di pochi secondi, ma se lo fai ogni giorno, aiuti quei muscoli a risvegliarsi. Ed è esattamente ciò di cui hanno bisogno.
Con la stessa penna puoi fare anche altro. Mettila stavolta tra i denti, in orizzontale, come se stessi trattenendo una cannuccia. Ora muovi lentamente la testa su e giù. Sì, all’inizio ti sentirai un po’ ridicolo, ma fidati, questo semplice movimento stimola tutta la parte sotto il mento e aiuta tantissimo con il doppio mento, quello che spesso compare senza invito nelle foto di profilo. Se poi vuoi dare una botta di vita alla linea della mandibola, continua tenendo la penna tra i denti e ruota la testa da una parte all’altra, con calma. Non devi forzare nulla, solo creare quel minimo di attivazione che fa lavorare i muscoli giusti.
Poi c’è il gesto più semplice del mondo: gonfiare le guance. Lo facevamo da bambini per giocare, ora possiamo farlo per restare tonici. Inspira, riempi le guance d’aria, trattieni qualche secondo e poi lascia uscire l’aria piano piano. Se lo fai con costanza, magari mentre aspetti che bolla l’acqua della pasta o durante una pausa al lavoro, noterai che i muscoli interni delle guance iniziano a risvegliarsi. E più li attivi, meno tendono a cedere o a gonfiarsi in modo disordinato.
La fronte, invece, è una zona che parla subito. È lì che si formano le prime rughe, spesso per espressioni ripetute, tipo quando ci concentriamo o siamo al telefono e solleviamo le sopracciglia senza accorgercene. Un piccolo esercizio utile? Appoggia gli indici sopra le sopracciglia, spingi leggermente verso il basso e prova a sollevarle. Stai facendo forza contro una resistenza, e questo è oro per mantenere la muscolatura tonica. All’inizio sentirai un po’ di fatica, magari anche qualche movimento che non ti aspettavi.
E poi c’è il collo. Il povero collo, sempre trascurato. Invece è fondamentale, perché è il piedistallo del viso. Prova questo: inclina la testa all’indietro, guarda verso il soffitto, spingi la lingua contro il palato e sorridi. Può sembrare una posizione da foto imbarazzante, ma credimi, è potente. Lavora in profondità e stimola tutta quella parte che tende a rilassarsi con il tempo. Farlo ogni giorno richiede meno di un minuto, ma moltiplicato nel tempo ha un impatto reale.
Per una dimostrazione pratica, puoi seguire il video qui sotto, che illustra esercizi di auto-massaggio facciale da eseguire in meno di un minuto al giorno:
Alla fine, non si tratta di fermare il tempo. Si tratta di usarlo meglio. Anche un minuto solo, se fatto bene, può fare più di quanto immagini.