Dal TikTok al mare: arriva il full bush bikini. Un nuovo modo di vivere il corpo e la depilazione che mette al centro il diritto di scegliere, senza pressioni.
C’è un momento, ogni anno, in cui tutte ci guardiamo allo specchio e pensiamo: è arrivato di nuovo quel periodo. L’estate si avvicina, i costumi escono dai cassetti e, puntuale come una notifica di gruppo, ritorna il dilemma della depilazione. Ma qualcosa è cambiato, e no, non stiamo parlando di una nuova ceretta indolore o di un rasoio più smart. Quest’anno la conversazione ha preso una piega diversa, più autentica.
E noi di Sfilate.it, che abbiamo visto passare ogni genere di tendenza tra passerelle e backstage, non potevamo ignorarlo. Vi siete chiesti perché all’improvviso si parli di “full bush bikini”? Cosa c’entra TikTok con la libertà di scegliere cosa fare del proprio corpo? La domanda è meno banale di quanto sembri: dobbiamo ancora depilarci per forza? O meglio, dobbiamo farlo per sentirci a posto agli occhi degli altri? La body positivity ha già scardinato molte convinzioni, e ora torna a far parlare di sé proprio da dove tutto si muove più in fretta: i social.
Quando la depilazione smette di essere una scelta libera
Su TikTok, dicevamo, ragazze molto giovani stanno lanciando messaggi totalmente diversi da quelli a cui siamo abituati: lasciarsi i peli, anche in costume, va benissimo. Non è trasandato, non è provocatorio, è semplicemente normale. La miccia sembrerebbe esser stata una foto su Etsy, una modella con il bikini e, chiaramente visibili, i peli sull’inguine. Niente di costruito, solo un corpo vero, mostrato senza farsi problemi. A vederla è stata una creator, Sujindah, che ne ha parlato in un video diventato virale. “Full bush in a bikini”, ha detto con naturalezza.
Quel video ha superato i quindici milioni di visualizzazioni. Non per il contenuto scioccante, ma per la forza di un’immagine tanto semplice quanto rara. Perché se ci pensiamo, quante volte abbiamo visto peli femminili rappresentati in modo neutro, senza ironia o giudizio? E quante volte ci siamo sentite a disagio per non esserci depilate, anche se nessuno ci stava guardando? Perché si, è una questione di sguardo. Quel tipo di sguardo a cui ci siamo abituate fin da adolescenti, quello che ti fa pensare che il tuo corpo sia accettabile solo se sistemato, ordinato, levigato.
La verità è che ci siamo abituate a considerare la depilazione come una scelta personale, ma raramente ci siamo chieste quanto davvero lo sia. Quante di noi si depilano per piacersi, e quante per non sentirsi giudicate? Non c’è nulla di sbagliato nel volersi sentire curate, ma questo trend ci chiede di fermarci un attimo e domandarci se tutto quello che facciamo per il nostro aspetto venga davvero da noi. E non è un’accusa, è una riflessione. Siamo cresciute in un mondo dove i peli femminili sono stati trattati come qualcosa da eliminare, da coprire, da non mostrare mai.
La cosa interessante è che questa tendenza non impone niente. Nessuno ti dice cosa fare o non fare. Non si tratta di essere contro la depilazione in sé, ma contro l’idea che esista un solo modo corretto di presentarsi. Per alcune donne, tenere i peli è un gesto liberatorio. Per altre, continuare a depilarsi resta una scelta personale, senza drammi. Il punto è proprio qui: che sia una vera scelta. Senza quella vocina fastidiosa in testa che ti dice che così non si fa, che non vai bene.
Noi di Sfilate.it ci troviamo a raccontare un’estetica che cambia ogni giorno. E mentre le passerelle si riempiono di corpi diversi e messaggi più inclusivi, anche quello che avviene online ha un peso importante. Il “full bush in a bikini” può sembrare una provocazione, ma è prima di tutto un messaggio di autonomia. Magari questa estate sarà ancora piena di cerette last minute, ma forse qualcuna di noi, davanti allo specchio, ci penserà due volte. E se è così, allora qualcosa si sta davvero muovendo.
