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Emily Paris

“Emily in Paris”, la moda sostenibile protagonista: nella serie si punta tutto sul riciclo

Nella quarta stagione di “Emily in Paris” si parla di moda sostenibile, ponendo un focus particolare sul tema del riciclo. Tutto questo è stato possibile grazie a una famosa app di vintage. 

La quarta stagione di “Emily in Paris” è in onda da appena una settimana e ha già fatto parlare molto, dividendo il pubblico ancora una volta. C’è chi adora le vicende di Emily Cooper, americana approdata a Parigi per lavorare in un’agenzia di marketing e comunicazione, e dei suoi amici e antagonisti, c’è chi, invece, non approva la trama, considerandola piena zeppa di luoghi comuni.

Anche in fatto di look la serie spacca i suoi spettatori. Alcuni sono ammaliati dagli outift eccentrici sfoggiati nel corso delle puntate, altri non li possono vedere ritenendoli di cattivo gusto. In ogni caso, “Emily in Paris” non passa inosservata: nella nuova stagione, tra le tante novità, spicca anche un focus sulla moda sostenibile. In particolare, nella storia il tema della moda di seconda mano viene messo in evidenza.

“Emily in Paris”, si parla di riciclo nella quarta stagione: emerge il tema della moda sostenibile

"Emily in Paris"
“Emily in Paris”, il personaggio di Mindy – (Sfilate.it)

Negli ultimi anni l’attenzione per la moda sostenibile è cresciuta e di molto. Anche se il fast fashion continua a essere il modello imperante sulla scena dell’abbigliamento, una maggiore sensibilità nei confronti del green fashion si sta profilando: ad accendere i riflettori su questo importante tema è anche “Emily in Paris 4”, in cui emerge il concetto di moda riciclabile. Tutto è merito della collaborazione tra la serie e il colosso dello shopping vintage Vestiaire Collective.

Durante i 10 episodi della stagione, di cui i primi 5 sono stati messi in onda il 15 agosto, mentre per gli altri bisognerà aspettare il 12 settembre, spicca il tema del riciclo, dimostrando come sia sempre più di moda e cool. In particolare, durante il primo episodio si vede il personaggio di Mindy recarsi in un temporary shop di Vestiaire Collective – piattaforma specializzata nell’acquisto e nella vendita di abiti di seconda mano di lusso  – per vendere un costosissimo abito Balmain allo scopo di ottenere un’entrata extra, che le serve per sostenere i costi dettati dalla sua partecipazione all’Eurovision. La vendita di Mindy dura pochi secondi e va subito a buon fine, dimostrando così l’efficienza del servizio (qui ti abbiamo parlato del recente cambio look di Lily Collins, l’attrice che interpreta Emily Cooper).

“Emily in Paris” e la collaborazione con Vestiaire Collective

Oltre che far parte della storia, Vestiaire Collective non ferma qui la sua collaborazione con “Emily in Paris” (scopri qui qual è il personaggio meglio vestito di tutta la serie). Infatti, la piattaforma di lusso di second hand ha accolto alcuni pezzi dell’armadio di Emily che sono ora in vendita sul colosso. L’app offre una collezione composta dai capi più famosi non solo della Cooper, ma di tutte le altre figure femminili della storia: la linea unisce un mood parigino con un tocco americano, facendo sognare in fan della serie.

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